La libertà negata tra religione e psichiatriaQuesto libro racconta una storia realmente accaduta nel Sud Italia negli anni 60, in cui le contadine erano sottomesse a mariti, padri, fratelli ed era loro precluso ogni piacere sociale, affettivo e sessuale. Per reagire a questa vita di preclusioni e rinunce, esse cercavano nell'estate di ogni anno il riscatto attraverso l'esorcismo della danza, grazie al ruolo e al potere di manipolazione avuto dalla Chiesa, fino a placare ogni forma di possibile ribellione alla loro condizione esistenziale. Chi invece non si rassegnava alla legge non scritta di una tradizione immutabile e si spingeva oltre ogni divieto, era costretta a fuggire dal paese ed emigrare all'estero o finiva in manicomio, bollata col marchio della malattia mentale con la complicità dalla religione e dalla medicina. O fare la scelta della protagonista. |
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