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la continuazione dei termini superiori, la cui numerata si arresta al termine della Rocchetta col N. 14. Oltre di ciò verranno muniti dell'indicazione dell'annata 1871.

Ciò che verrà fatto, in concorso dei due comuni interessati, appena gli eccelsi governi avranno impartito la loro riservata approvazione al presente atto, che viene esteso in doppio esemplare, e, previa lettura, accettato e firmato da tutti i membri della commissione.

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VI.

Scambio di note fra il Ministero degli affari esteri d'AustriaUngheria ed il Ministro d'Italia a Vienna per approvare il processo verbale della Commissione incaricata della delimitazione della frontiera fra i due Stati lungo il Caffaro ed il Chiese (31 dicembre 1874 e 5 febbraio 1875).

IL MINISTRO DEgli affari estERI D'AUSTRIA-UNGHERIA
AL MINISTRO DEL RE A VIENNA.

Vienne, ce 31 décembre 1874.

A l'occasion d'une enquête internationale sur l'exécution des travaux hydrauliques sur les torrents Caffaro et Chiese, les Autorités Impériales et Royales ont fait observer la grande utilité que presenterait l'existence. d'une carte topographique qui indiquerait exactement la situation et le cours des deux rivières, et qui serait en même temps destinée à la délimitation définitive de la frontière entre l'Autriche et l'Italie le long de ces torrents.

Le Ministère Impérial et Royal des affaires étrangères a eu l'honneur d'informer, en son temps, de cet avis la Légation Royale d'Italie, et, par une note en date du 4 avril 1871, Monsieur le chevalier Curtopassi, chargé d'affaires d'Italie, a été à même de porter à la connaissance du Ministère Impérial et Royal que son Gouvernement avait accepté notre proposition de dresser, avec l'assistance d'un expert technique de chacun des deux Etats, une telle carte topographique dont l'authenticité serait ensuite reconnue par les deux Gouvernements.

Faisant suite à sa note du 5 juin dernier, N. 8537, le Ministère des affaires étrangères a maintenant l'honneur de prévenir Monsieur le comte Robilant, envoyé extraordinaire et ministre plénipotentiaire de Sa Majesté le Roi d'Italie, que la commission chargée de cette tâche s'est réunie le

18 juin dernier et a résumé le résultat de ses travaux dans un procèsverbal signé à Darzo, le 28 juillet dernier, en double expédition. Les cinq annexes de ces actes ont été soumises par le département de l'intérieur à un examen soigneux, et trouvées en conformité avec le contenu du document même.

Le Gouvernement Impérial et Royal est donc prêt, en ce qui le concerne, à approuver le résultat des travaux de la commission internationale, tel qu'il est compris dans le procès-verbal du 28 juillet 1874, et il attend l'approbation du Gouvernement Royal d'Italie, pour pouvoir le considérer. come constituant un engagement formel et définitif.

Le Ministre des affaires étrangères a donc l'honneur de transmettre, ci-joint, à Monsieur l'envoyé une copie authentique de ces actes, qu'il Le prie de vouloir bien soumettre à son Gouvernement, qui se trouvera ainsi dans l'état de certifier l'identité des deux originaux.

En attendant une réponse respective, le soussigné profite de cette occasion, ecc.

Pour le ministre.....

BARON DE HOFMANN.

IL MINISTRO Del Re a Vienna

AL MINISTRO Degli affari eSTERI D'AUSTRIA-UNGHERIA.

Monsieur le Comte,

Vienne, ce 5 février 1875.

18686
IV

Me référant à la note que Votre Excellence a bien voulu m'adresser sous la date du 31 décembre dernier, N. j'ai l'honneur de prendre acte, au nom du Gouvernement du Roi M. A. S., de l'approbation accordée par le Gouvernement de S. M. I. et R. Ap. au résultat des travaux de la commission internationale chargée de la délimitation définitive de la frontière austro italienne le long des torrents Caffaro et Chiese, tel qu'il est compris dans le procès-verbal du 28 juillet 1874.

Les ministères royaux compétents ayant examiné en outre la copie authentique de ce document, qui était jointe à la note précitée, et constaté l'identité des deux originaux, je suis en même temps chargé de communiquer à Votre Excellence l'acceptation, de la part du Gouvernement italien, des conclusions du procès-verbal en question, qui constitue ainsi désormais un engagement formel et définitif entre les deux gouvernements. Je saisis, ecc.

ROBILANT.

(annesso)

Darzo, li 28 luglio 1864.

Nella mattina del giorno diciotto prossimo decorso giugno alle ore 9 (nove), giusta le intelligenze precorse fra i Governi Imperiale e Reale Austro-Ungarico e Reale d'Italia, si ritrovarono sul ponte internazionale del Caffaro il sig. Kalser Giovanni I. R. capitano distrettuale di Tione, ed il sig. Untergasser I. R. ingegnere aggiunto addetto all'ufficio edile per parte ed in rappresentanza dell'I. e R. Governo Austro-Ungarico; il sig. cav. Mazzanti Alessandro ingegnere addetto al Reale Genio civile in Ferrara, ed il sig. cav. Germani dott. Giuseppe, consigliere di Prefettura in Brescia per parte ed in rappresentanza del R. Governo Italiano, tutti costituenti la commissione internazionale per la delimitazione della linea di confine lungo i corsi dei fiumi Caffaro e Chiese, a partire dal ponte internazionale suddetto fino allo sbocco nel lago d'Idro.

I membri della sullodata commissione, così costituita, previo riconoscimento e comunicazione delle rispettive credenziali e partecipazione delle istruzioni avute allo scopo dai Governi mittenti, intavolarono discorso sul da farsi, ed innanzi tutto avvisarono alla necessità d'ispezionare e riconoscere il terreno sul quale eseguire le operazioni loro affidate.

Perciò partendosi dal ponte sul Caffaro ne seguirono il corso fino al punto in cui questo abbandona la linea di confine, e continuando su questa linea, segnata approssimativamente da una strada campestre percorrente l'alveo abbandonato dal suddetto fiume Caffaro, raggiunsero il fiume Chiese al punto nel quale esso segna il confine; discesero lungo il corso di quest'ultimo fiume fino allo sbocco del lago d'Idro, rimarcando come in prossimità a detto sbocco, per occorsa deviazione del fiume dalla linea di confine, questa rimase segnata da pietra di confini privati posti dai proprietari dei fondi del comune di Bondone per la parte austriaca, e da quelli di Bagolino per la parte italiana.

Risali poscia la commissione internazionale la destra sponda del Chiese fino alla foce in esso del fiume Caffaro, e risali pure il corso di questo fiume fino al punto di partenza, atteso che, giusta l'istruzione dei prelodati Governi, anche l'andamento di questo tratto di fiume dovea essere geometricamente rilevato.

A questa preliminare ispezione giovò alla commissione internazionale l'assistenza di pratici locali appositamente fatti intervenire sul luogo.

Si rimarcarono in questo incontro gli accidenti del suolo da rilevarsi, i capi saldi, le sezioni e quanto altro fosse per interessare. Quindi nel giorno diciannove prossimo passato giugno s'incomincia

rono i rilievi geodetici e la formazione degli atti seguenti, che or ora compiuti, approvati, e firmati dalla commissione, qui si indicano:

alzato.

1° Planimetria.

2o Profilo longitudinale di livellazione.

3o Fascicolo con N. 15 sezioni trasversali.

4o Fascicolo dei dettagli del ponte composto di planimetria e di

5o Descrizione della linea di confine.

Avuto poi presente il trattato di Zurigo in data 10 novembre 1859, e l'atto finale di designazione della frontiera fra la Sardegna e le provincie italiane dell'Austria in data di Peschiera 16 giugno 1860, si segnò in carminio sulla planimetria e sulle sezioni la linea di confine, con riserva di porre nelle opportune località i termini di pietra, i quali, tosto approvato il presente lavoro, potranno essere predisposti a cura dell'I. R. Governo austriaco, e collocati in opera da questa stessa commissione a spese comuni.

Richiamandosi quindi il verbale di visita praticata da altra commissione internazionale in data di Caffaro 25 ottobre 1870, la commissione si riserva di stabilire, in analogia a quanto dispone l'articolo 6 dell'atto finale della commissione militare austro-italiana in data di Venezia 22 dicembre 1867, le norme per le opere idrauliche che occorressero costruirsi lungo i tratti dei due fiumi costituenti la linea di confine, non che le condizioni sotto le quali si possa esercitare la pesca nei tratti dei fiumi suindicati, e la fluitazione del legname sul Chiese, non essendo questa praticabile nel Caffaro.

La commissione internazionale, nell'abbandonare questa residenza, resta intesa che ad opera dei signori ingegneri cav. Mazzanti ed Untergasser, vengono redatti due originali lucidi dei sopra descritti atti tecnici, i quali, verificati ed approvati dalla commissione internazionale, possono essere rassegnati ai rispettivi Governi in unione al presente protocollo, che all'uopo viene esteso in doppio esemplare. Le matrici di questo lavoro tecnico verranno consegnate, dietro ricevuta, al R. ufficio del Genio Civile in Brescia, siccome quello più prossimo alla località rilevata, e ciò per ogni eventuale contingenza.

Fatto, letto ed approvato sotto la data espressa in fronte al presente verbale, le parti si sottoscrivono.

(Seguono le firme.)

VII Convenzione tra l'Italia e l'Austria per la restituzione dei documenti ed oggetti d'arte asportati dalla Lombardia e dalla Venezia (Firenze 14 luglio 1868).

Sa Majesté le Roi d'Italie et Sa Majesté Impériale et Royale Apostolique ayant jugé convenable de nommer une Commission chargée de régler l'exécution de l'article 18 du Traité de paix du 3 octobre 1866, ont été nommés Commissaires à cet effet, avec pleins pouvoirs :

(Seguono i loro nomi e titoli.)

Messieurs les Commissaires s'étant réunis en conférence à Milan le 15 du mois de juillet 1867 et les jours suivants, et ensuite à Florence le 7 juillet 1868 et les jours suivants, après avoir mûrement examiné et discuté les questions auxquelles le texte de l'article 18 pouvait donuer lieu, ont conclu la Convention qui suit:

I. L'Autriche rendra à l'Italie ce qu'elle a exporté des Archives de Venise et de la Marciana depuis la paix de Campoformio (1797), excepté les dépêches (dispacci) des Ambassadeurs de Venise en Allemagne.

L'Autriche rendra également les douze volumes de documents pris en 1796 aux Archives de Milan.

II. — Quant aux dépêches ci-dessus nommées, l'Autriche s'oblige de les communiquer en original, partie par partie, contre restitution, et pour un temps fixé de cas en cas, au Gouvernement de l'Italie dans l'intérêt des savants qui voudront en faire l'objet de leurs études.

III. Le Gouvernement italien, de son côté, s'oblige à eommuniquer de la même manière à l'Autriche, chaque fois qu'il en sera requis, les titres de propriété, documents administratifs et de justice civile concernant la Dalmatie, l'Istrie et le Frioul, qui peuvent se trouver dans les Archives du territoire cédé.

IV. L'Italie s'engage à mettre à la disposition de l'Autriche les copies qui pourraient exister à l'Archivio dei Frari et à la Marciana, des documents et des codes (codici ou livres manuscrits), dont elle ritirera. les originaux.

༥.

L'Autriche rendra à l'Italie tous les tableaux enlevés au Palais royal, à la Zecca et à la Libraria antica en septembre 1866. Elle gardera les tableaux exportés en 1838, dont Sa Majesté l'Empereur a disposé depuis longtemps en faveur de l'Académie des Beaux-Arts de Vienne et d'autres galeries de l'Empire.

VI. L'Autriche rendra aussi les objets d'art et d'antiquités exportés de l'Arsenal de Venise au mois de juin et de septembre 1866.

L'Autriche rendra aussi au Chapitre de la Cathédrale de Monza la coupe dite de la Reine Théodolinde, qui, jusqu'en 1859, y était conservée avec la Couronne de Fer.

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