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blico beneficio, con molto discapito di sangue e di sostanze si adoperarono a meritarla. Io sono ben lieto che l'ufficio mio di bibliotecario in questa Casanatense principalissima tra le biblioteche d'Italia, e la professione nell'ordine domenicano, che per ogni tempo volle con la santità della vita monastica congiungere anche la coltura di ogni maniera d' arti e di scienze, mi abbiano spianata la via a presentarvi scritture sopra nuovo argomento del pari erudito che pietoso, siccome dall' istesso titolo si fa manifesto, che non potevano le fortune della marineria papale divisarsi spartitamente dagli interessi religiosi che in cento diverse foggie di felici ed infelici successi anche in mezzo al mare si mescolarono. Nella qual narrazione io francamente procedo con quel finale intendimento che a grave istoria si conviene, di ricercare i fatti ed esporre la verità tutta intiera e per se stessa non già per seconde vedute nè per un lato solo, come adusano gli oratori allorchè narrano il fatto e il diritto a rincalzare le opinioni ed i clienti. Le virtuose opere dei no

stri maggiori in beneficio della religione e della patria, le loro glorie, le loro sventure devono esser divulgate, affinchè scaldino l' emulazione, servano di esempio e fruttino la prosperità a tanta parte di questo Stato quanta il mare ne bagna. Con questo proponimento ho tirato innanzi a scrivere la storia della marina che m'è venuta tra le mani crescendo per siffatta messe di notizie e di documenti da poterne dar fuori i quattro volumi delle prime ed il quinto dei secondi: le quali cose tutte insieme essendo restate da gran tempo per molte ragioni di stracuramento e d'invidia quasi al tutto neglette e celate n'è venuto che la prima enunciazione del mio lavoro abbia fatto ombrar taluni nella suspicione che la storia pontificia, fecondissima in ogni suo dipartimento, potesse non aver dignità nè copia in quello della marina. Nondimeno fermamente ritengo che la vittoria riportata sopra cotesto pregiudicevole e fallace presupposto farà maggiormente prezioso il patrocinio che l'Eminenza Vostra concede all'opera mia, per la quale anderà sottratta all'ob

blio e di nuova luce rivestita, in questo secolo che delle storiche investigazioni tanto si piace, molta parte e rilevante dei nostri annali.

All' Eminenza Vostra non occorre che io faccia altre parole nè che ripeta, come se dubbie fossero, le testimonianze di quella estimazione che ai vostri meriti è dovuta, e che io ve ne ho da gran tempo professata e professo grandissima. Imperciò mi taccio: e, lasciando quasi in sicura guardia tra le mani della Vostra Eminenza i miei libri, mi proffero

D. E. V.

P. ALBERTO GUGLIELMOTTI O. P.
BIBLIOTECARIO.

Dalla Biblioteca Casanatense alla Minerva

in Roma 30. settembre 1856.

All' alto segno di giovare e dilettare ogni generazione d'uomini pe 'l racconto delle cose seguite giungono non solamente le storie universali del mondo e degli imperî, ma anche le particolari istorie, le biografie ed ogni maniera notizie risguardanti singolari personaggi e speciali cose, come si fa manifesto ai lettori assennati per la esperienza propria, e per l'esempio di soprane menti che posero la mano a comporle o pubblicarle. Nel vero la storia particolare, lasciate da banda le ardue regioni delle rimote cause degli effetti lontani e dei vincoli che uniscono insieme i successi per luogo e per tempo disgiunti, anzi dolcemente posandosi sopra gli oggetti suoi propinqui e semplici, discorrendo pe'l sottile sopra i fatti ed anche sopra le circostanze dei medesimi, si acconcia maravigliosamente bene alla dilettazione ed al governo di ciascuno e presta a tutti utilissimo servigio allora quando fornisce materia alla compiuta informazione della storia generale, intrecciando alle cose già conosciute la narrazione di quelle che si rimangono tuttavia occulte, e che anderebbero forse in dimenticanza se non venissero per suo ministerio tolte all'oblio, e messe fuori alla pubblica luce. Sotto questi rispetti vuolsi stimare degnissima d'istoria la milizia navale, come quella che giustamente viene riputata essere fondamento precipuo della prosperità e possanza degli stati; e che, oltre alla discoperta d'un nuovo mondo, va ricca in tanta copia di mirabili avvenimenti e

successi utilissimi a sapere; milizia che in sè contiene eminentemente l'esercizio di tutte le armi, e la maestria di tutte le scienze naturali nella loro maravigliosa applicazione al costruire e manovrar dei legni diputati a dominar gli elementi; nondimeno la storia speciale di questa istessa marina, forse per la sua grande difficoltà, restò tra le antiche e le moderne nazioni più che ogni altra negletta. I classici autori della Grecia e di Roma ci hanno lasciato memoria delle marittime spedizioni del più remoto tempo; ma quando si è al punto di entrar nci particolari della loro marineria tanta oscurità sopra quella si aggrava, che oggidì appena si può indovinare anzichè comprendere la forma delle navi e la semplice disposizione dei remi. Rispetto poi alla marina moderna gli eruditi si maravigliano che un argomento così rilevante sia rimasto tanto stracurato, anche nella storia delle grandi nazioni, da sembrare oggidì quasi nuovo. Al modo istesso la letteratura italiana patisce difetto di storia navale, sebbene materia ne avrebbe tutta sua doviziosissima e di gran levata. Imperocchè rassegnando così di volo i paesi marittimi della penisola ritroviamo che gli storici delle due precipue città Venezia e Genova, quantunque delle cose marinaresche sovente ragionino, tuttavia il fanno piuttosto per incidenza nel corpo della civile istoria, che per opera determinata a narrare ordinatamente i principii le leggi l'economia le imprese ed i fatti di mare. Appresso poi vengono i regni maremmani di Sardegna di Sicilia e di Napoli tutti insieme confusi nella milizia navale di Spagna dalla quale per lungo tempo dipendevano, ed ove ancora si perdono senza grande beneficio di storia nè speciale nè generale. I toscani e i maltesi solamente possiedono lavori che trattano come argomento principale i fasti della loro navale milizia, almeno per quel tempo che venne dessa esercitata

Histoire general de la Marine. Paris 1744. Vol. 3. in 4.° Preface.
Opera anonima attribuita a TORCHET DE BOISMELEE, e BOUR-

pag. VIII.

DOT DE RICHEbourg.

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