Ornitologia toscana; ossia, Descrizione e storia degli uccelli che trovansi nella Toscana: con l'aggiunta della descrizioni di tutti gli altri proprj al rimanente d'Italia, Band 1

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Dalla tipografia Nistri, 1827 - 1138 Seiten

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Seite 144 - Ma ben presto egli paga d'ingratitudine le premure dell'amorosa sua balia : crescendo molto più dei compagni, dopo poco tempo il nido è per lui troppo stretto : allora ricorre a un barbaro espediente per procurarsi un alloggio più comodo : egli si ritira nel fondo del nido più che può, adagio adagio caccia una spalla sotto uno degli uccelletti legittimi possessori di quello, e sollevandosi a un tratto lo getta fuori. Ripete quest'operazione successivamente, in ragione che cresce, e che gli altri...
Seite 144 - Quelli uccellini nel covo de' quali il cuculo ha lasciato l'uovo, non vi fanno attenzione; come uno de' loro seguitano a covarlo, e quando è nato imboccano e custodiscono il piccolo cuculo, con lo stesso amore e con la cura medesima dei figli propri.
Seite 175 - ... Il nome di bubbola è' stato dato a questo uccello a cagione del grido che manda in primavera. Stando nascosto dentro gli alberi, continuamente ripete bu, bu, bu, bu, bu, con voce sonora e forte, di modo che ne risuona la campagna anche a distanza assai grande : ma egli canta solo nel tempo degli amori. In aprile arrivano le bubbole dai paesi meridionali oltremarini, dove han passato l'inverno; e di qui partono nel settembre per ritornarvi. Vivono nei boschi, da cui bensì...
Seite 144 - ... grandissima delle loro nova : per esse fabbricano un nido, le covano, e allevano i figli col massimo amore. Il solo cuculo appena le ha fatte, le abbandona. La femmina dovendo partorire, deposita un uovo sull'erba delicata d'un prato, o sopra la borraccina, e poi avendolo preso e nascosto nell...
Seite 67 - Tostochè comincia a farsi sentire il tepore della primavera egli ritorna da noi, ed in quelle dolci e quiete serate, prima ancora che il Rosignolo incominci a cantare, odonsi gli Assiolil che sparsi su i Pioppi delle nostre campagne, formano un concerto strano, ma piacevolmente melanconico , unendo il loro fischio monotono , e ripetuto ad uguali intervalli , collo stridulo gracidare d' innumerabili cori di Raganelle. Questo fischio, che assai bene s'imita con la parola chiù, si seguita a udire...
Seite 144 - ... adagio adagio caccia una spalla sotto uno degli uccelletti legittimi possessori di quello, e sollevandosi a un tratto lo getta fuori. Ripete quest'operazione successivamente, in ragione che cresce, e che gli altri compagni lo incomodano, di modo che alla fine rimane solo nel nido usurpato. Cosi que' miseri uccelli che costruirono il nido e che han fatto da balia al cuculo, sono da lui privati ad uno ad uno di tutti i figli. Ma qui non termina la loro triste sorte; finché quell'intruso rimane...
Seite 82 - ... forma una specie di rete, intralciandovi dello spago impaniato, e nel mezzo, sul centro, vi si appende un lume . Mediante un manico articolato alla rosta , presso a poco come quello delle ventarole , si tiene in alto quasi verticalmente questa macchina , detta Diavolaccio . Un cacciatore , nelle notti bene oscure, porta il Diavolaccio lungo le siepi macchioni e boschetti, mentre un compagno dal lato opposto percuote tutti quei luoghi ove possono essere uccelli ad albergo . Questi spaventati e...
Seite 241 - In settembre, quando questi uccelletti si trattengono da noi, nutrendosi di frutti, sono grassissimi e d'ottimo sapore , coni che fanno in quel tempo la principale delizia delle tavole. Il numero maggiore di quella gran quantità che allora si consuma, è ucciso col fucile. Quei cacciatori che giunti alla sera della vita, sentono le loro membra non aver più il vigor necessario per le escursioni sulle balze o ne...
Seite 67 - ... nascosto fra i rami, ecco il modo con cui il più delle volte riesce loro di prenderlo. Uno fra essi pone un cappello in cima ad una pertica della lunghezza necessaria per arrivare l'Assiolo, ed insieme con un compagno armato d'altra pertica, alla cui estremità vi sono due o tre paniuzzi disposti a ventaglio, va all'albero ove l'uccello è nascosto. Allora il primo facendo girare lentamente il cappello, adagio adagio s'accosta all'Assiolo. Quello, che di giorno, vi distingue poco, riman sorpreso...

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