Ugo Foscolo. L'amore in Ugo Foscolo. Ugo Foscolo e il pensiero contemporaneoC. Clausen, 1902 - 267 Seiten |
Häufige Begriffe und Wortgruppen
affermare alcun all'amica All'amica risanata amanti amica ammirazione amore anima antichi Antonietta anzi appare ardore Arturo Graf bella bellezza beltà bisogno caldo canto Carlotta carme causa Chiarini Chioma di Berenice chiome cielo clas classico coscienza credo cristianesimo critica cuore d'amore d'arte d'Isabella dell'amore dell'arte dell'Ortis dice dinnanzi dissi dolce dolore donna ecco estetica femminile figura FOÀ forme forza Francesco De Sanctis Giacomo Leopardi gioia giorno giovinezza Giuseppe Chiarini Goethe Grecia Ibico ideale immagini impeto invece Isabella Roncioni Jacopo Ortis l'Albrizzi l'anima l'Arese l'arte lettera Lettere a Laura Luigia Pallavicini Mario Pieri Martinetti mente mistero mitologia natura Nencini nuova occhi Odoardo opera Ortis osservare pagine parole passato passione pensiero piena poeta profondo quei ragione ricordo romanticismo romantico scolo scrive sẻ sensuale sentimentale sentimento Sepolcri sogno sonetto sospiro sottili spesso spirito spirituale studio Temira Teresa Ugo Foscolo umana vede verso viva Werther zione ZUMBINI
Beliebte Passagen
Seite 216 - ... suoi gioghi a te versa Apennino! Lieta dell'aer tuo veste la Luna di luce limpidissima i tuoi colli per vendemmia festanti, e le convalli popolate di case e d'oliveti mille di fiori al ciel mandano incensi : e tu prima, Firenze, udivi il carme che allegrò...
Seite 216 - Muta l'armonia del giorno, se può destarla con soavi cure nella mente de' suoi? Celeste è questa corrispondenza d'amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l'amico estinto e l'estinto con noi, se pia la terra che lo raccolse infante e lo nutriva, nel suo grembo materno ultimo asilo porgendo, sacre le reliquie renda dall'insultar de...
Seite 140 - Qual ninfa in fonti, in selve mai qual dea chiome d'oro sì fino a l'aura sciolse? quando un cor tante in sé vertuti accolse? benché la somma è di mia morte rea. Per divina bellezza indarno mira, chi gli occhi de costei già mai non vide, come soavemente ella gli gira; non sa come Amor sana e come ancide chi non sa come dolce ella sospira e come dolce parla e dolce ride.
Seite 163 - E il sudor piove, ei crini sul collo irti svolazzano; suonan gli antri marini allo incalzato scalpito della zampa, che caccia polve e sassi in sua traccia. Già dal lito si slancia sordo ai clamori e al fremito; già già fino alla pancia nuota.... e ingorde si gonfiano non più memori l'acque che una Dea 3 da lor nacque.
Seite 249 - Tarpa adorni, e co' novelli numeri e co' molli contorni delle forme, che facile bisso seconda, e intanto . fra il basso sospirar vola il tuo canto più periglioso; o quando balli disegni, e l'agile corpo all'aure fidando, ignoti vezzi sfuggono dai manti, e dal negletto velo scomposto sul sommosso petto. All'agitarti, lente cascan le trecce, nitide per ambrosia recente, mal fide all'aureo pettine, e alla rosea ghirlanda che or con l'alma salute April ti manda.
Seite 168 - Onde a' cori notturni Te, Dea, mirando obliano I garzoni le danze, Te principio d'affanni e di speranze: 30 O quando l'arpa adorni E co
Seite 141 - ... se con lei parlo, o di lei penso e scrivo. Tu sol mi ascolti, o solitario rivo, ove ogni notte Amor seco mi mena; qui affido il pianto, ei miei danni descrivo, qui tutta verso del dolor la piena. E narro come i grandi occhi ridenti arsero d'immortal raggio il mio core; come la rosea bocca, ei rilucenti odorati capelli, ed il candore delle divine membra, ei cari accenti m'insegnarono alfin pianger d'amore.
Seite 169 - Meste le Grazie mirino chi la beltà fugace ti membra, e il giorno dell'eterna pace. Mortale guidatrice d'oceanine vergini, la parrasia pendice tenea la casta Artemide, e fea, terror di cervi, lungi fischiar d'arco cidonio i nervi.
Seite 160 - Quel di che insana empiea II sacro Ida di gemiti, E col crine tergea E bagnava di lagrime II sanguinoso petto Al ciprio giovinetto. Or te piangon gli Amori, Te fra le dive liguri Regina e diva! e fiori Votivi all'ara portano D'onde il grand' arco suona Del figlio di Latona.