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peached for the loss of Candia; but this was previous to his dukedom, during which he conquered the Morea, and was styled the Peloponnesian. Faliero might truly say,

"Thou den of drunkards with the blood of princes!"

Note 13, page 222, line 8.

Chief of the Ten.

"Un Capo de Dieci" are the words of Sanuto's Chronicle.

APPENDIX.

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I.

MCCCLIV.

MARINO FALIERO. DOGE XLIX.

"Fu eletto da quarantuno Elettori, il quale era Cavaliere e conte di Valdemarino in Trivigiana, ed era ricco, e si trovava Ambasciadore a Roma. E a di 9. di Settembre, dopo sepolto il suo predecessore, fu chiamato il gran Consiglio, e fu preso di fare il Doge giusta il solito. E furono fatti i cinque Correttori, Ser Bernardo Giustiniani Procuratore, Ser Paolo Loredano, Ser Filippo Aurio, Ser Pietro Trivisano, e Ser Tommaso Viadro. I quali a dì 10. misero queste correzioni alla promessione del Doge: che i Consiglieri non odano gli Oratori e Nunzi de' Signori, senza i Capi de' quaranta, nè possano rispondere ad alcuno, se non saranno quattro Consiglieri e due Capi de' Quaranta. E che osservino la forma del suo Capitolare. E che Messer lo Doge si metta nella miglior parte, quando i Giudici tra loro non fossero d'accordo. E ch' egli non possa far vendere i suoi imprestiti, salvo con legitima causa, e col voler di cinque Consiglieri, di due Capi de' Quaranta, e delle due parti del Consiglio de' Pregati. Item, che in luogo di tre mila pelli di Conigli, che debbon dare i Zaratini per re

galia al Doge, non trovandosi tante pelli, gli diano Ducati ottanta l'anno. E poi a dì 11. detto, misero etiam altre correzioni, che se il Doge, che sarà eletto, fosse fuori di Venezia, i Savj possono provvedere del suo ritorno. E quando fosse il Doge ammalato, sia Vicedoge uno de' Consiglieri, da essere eletto tra loro. E che il detto sia nominato Viceluogotenente di Messer lo Doge, quando i Giudici faranno i suoi atti. Enota, perchè fu fatto Doge uno, ch'era assente, che fu Vicedoge Ser Marino Badoero più vecchio de' Consiglieri. Item, che'l governo del Ducato sia commesso a' Consiglieri, e a' Capi de' Quaranta, quando vacherà il Ducato, finchè sarà eletto l'altro Doge. E così a dì 11, di Settembre fu creato il prefato Marino Faliero Doge. E fu preso, che il governo del Ducato sia commesso a' Consiglieri e a' Capi de' Quaranta. I quali stiano in Palazzo di continuo, fino che verrà il Doge. Sicchè di continuo stiano in Palazzo due Consiglieri e un Capo de' Quaranta. E subito furono spedite lettere al detto Doge, il quale era a Roma Oratore al Legato di Papa Innocenzo VI. ch'era in Avignone. Fu preso nel gran Consiglio d'eleggere dodici Ambasciadori incontro a Marino Faliero Doge il quale veniva da Roma. E giunto a Chioggia, il Podestà mandò Taddeo Giustiniani suo figliuolo incontro, con quindici Ganzaruoli. E poi venuto a S. Clemente nel Bucintorio, venne un gran caligo, adeo che il Bucintoro non si potè levare. Laonde il Doge co' Gentiluomini nelle piatte vennero di lungo in questa Terra a' 5. d'Ottobre del 1354. Edovendo smon

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