Opere di Niccolò Machiavelli, cittadino e segretario fiorentino ...1796 - 2 Seiten |
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acciocchè adunque ajuti alcuno Alfonso amici Anghiari assai assalire avendo Brescia cagione castello chè ciascuno città cittadini Commissarj congiurati consiglio Conte Cosimo costui deliberarono deliberò desiderava difendere Diotisalvi dipoi Duca di Milano eglino erano esercito fece fecero Fernando figliuolo Filippo Fioren Fiorentini Firenze Francesco Francesco Piccinino furono fusse fussero Genovesi genti Giovanni Giovanni d'Angiò giudicando governo guerra impresa ingiuria Jacopo Jacopo Piccinino l'armi l'esercito l'impresa lasciare liberi Lombardia Lorenzo Luca Pitti Lucca Lucchesi magistrati mandò Medici Messer Rinaldo Milanesi mille quattrocento morte mosse n'andò Niccolò Fortebraccio Niccolò Piccinino Niccolò Soderini nimici nuovo occupò Ondechè oratori pace palagio Papa passare patria perdere pericolo pertanto Piero Pontefice popolo potenti potesse poteva prese principi propinquo ragunò rentini renze Repubblica rezana ricevuto Rinaldo degli Albizzi riputazione Romagna rono rotta rovina s'era seguirono Signore soldati strignere tantochè terra Toscana trovava uomini Uzano vano vedeva veggendo Veneziani venire vittoria voleva Volterra ziani
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Seite 3 - Le città, e quelle massimamente che non sono bene ordinate, le quali sotto nome di repubblica si amministrano, variano spesso i governi e stati loro, non mediante la libertà e la servitù, come molti credono, ma mediante la servitù e la licenza.
Seite 375 - ... loro; dipoi lo confortò a tornarsene a casa, affermandogli che il popolo e la libertà era a cuore agli altri cittadini come a lui. Privato adunque messer...
Seite 451 - ... sommità del tempio di Santa Reparata fu da un fulmine con tanta furia percossa, che gran parte di quel pinnacolo rovinò con stupore e maraviglia di ciascuno.
Seite 83 - ... perché, non essendo dalla natura conceduto alle mondane cose il fermarsi, come le arrivano alla loro ultima perfezione, non avendo più da salire, conviene che...
Seite 287 - E' non passerà gran tempo, che i vostri Senatori i avranno bianco come io. Domandandogli la moglie poche ore avanti la morte, perché tenesse gli occhi chiusi, rispose: Per avvezzargli. Dicendogli alcuni cittadini dopo la sua tornata dall...
Seite 300 - Cosimo era morto, presero occasione da che fusse bene rallegrare la città, e ordinarono due feste, secondo l'altre che in quella città si fanno, solennissime. Una che rappresentava, quando i tre Re...
Seite 362 - Giudicarono che il papa ed il re ") facilmente vi acconsentirebbero, purché all'uno e all'altro si mostrasse la facilità della cosa. Sendo adunque caduti in questo pensiero, comunicarono il tutto con Francesco Salviati arcivescovo di Pisa, il quale, per essere ambizioso e di poco tempo avanti stato offeso dai Medici, volentieri vi concorse.
Seite 286 - Portinari , e de' Sassetti , e dopa questi tutti quelli che dal consiglio e fortuna sua dipendevano , arricchirono talmente , che benché negli edifici dei tcmpj e nelle elemosine egli spendesse continuamente , si doleva qualche volta con gli amici, che mai aveva potuto spendere tanto in onore di Dio, che lo trovasse nei suoi libri debitore. Fu di comunale grandezza, di colore ulivigno , e di presenza venerabile . Fu senza dottrina, ma eloquentissimo, e...
Seite 370 - Pazzi insieme con Bernardo, alla sua morte destinati, andarono alle sue case a trovarlo, e con prieghi e con arte nella chiesa lo condussero.
Seite 84 - Onde si é da' prudenti osservato, come le lettere vengono dietro all'armi; e che nelle provincie e nelle città prima i capitani che i filosofi nascono. Perché avendo le buone ed ordinate armi partorito vittorie, e le vittorie quiete, non si può la fortezza degli armati animi con più onesto ozio. che con quello delle lettere, corrompere; né può l'ozio con maggiore e più pericoloso inganno, che con questo, nelle città bene instituite entrare.