poranei, e i documenti degli archivi, non per lusso, ma per necessità introdotti nel testo e nelle note, faranno di scusare le altrui ricerche, di togliere le difficoltà, di chiarire i fatti: e l'abbondanza delle prove mi confido di vedere dai lettori non tanto menata buona, quanto efficace a sdebitarmi pur di qualche negligenza nelle scritture mie per la distrazione perpetua della mente verso le cifre e le citazioni delle altrui. Non mi dilungo nel proemiare: ringrazio i benevoli, riconosco i favorevoli, osservo i critici; e del resto nel corpo della storia, quando il destro me ne verrà maggiormente spontaneo ed evidente, darò miglior conto delle mie ragioni, e volgerò come si deve risposte proporzionali alla cortesia delle domande. Roma, dalla Biblioteca Casanatense alla Minerva, 31 dicembre 1870. P. ALBERTO GUGLIELMOTTI de' Predicatori Teologo Casanatense. LIBRO PRIMO Capitano Lodovico del Mosca cavaliere romano. [1500-1503.] SOMMARIO DEI CAPITOLI I. Introduzione. Origine della pirateria musulmana. La grande pirateria. I maggiori pirati del cinquecento ammiragli dell'Impero e soRagioni e titolo di questi due volumi. vrani nell'Africa. II, - L'anno del giubileo (1500). — Disegni di crociate contro i Turchi. Il capitan Lodovico del Mosca e la guardia del mare. tino. · Costruzione di galere in Civitavecchia (1501). III. Compra di artiglierie, e documento. Durano le bombarde. - I carri di munizione al triplo delle bocche da fuoco. I tromboncini di marina. Sotto colore di crociata i Francesi a Metellino e gli Spagnuoli cacciano re Federigo, pigliano il Regno, che resta alla Spagna. V. Cesare Borgia. La marineria nelle guerre intestine (maggio 1501). Assedio di Piombino. Il Mosca piglia l'Elba e la Pianosa. Il Borgia, tornato da Capua, entra in Piombino e lo fortifica (agosto 1501). · - Sei galèe, due Suoi architetti, il Sangallo e Leonardo. VI. — Viaggio di Papa Alessandro (febbrajo 1502). galeoni, ed altri legni. La rocca di Palo e di Civitavecchia. del Vitelleschi a Corneto. VII. All' Elba per due giorni. Ritorno, tempesta, e disagi per quelle maremme. All'Argentaro. Il Deflusso alla spiaggia di Corneto, Ritorno in Roma (marzo 1502). VIII. — Morte del capitano Mosca (29 marzo 1502). — Funebri onori. Continuazione dell'anno e del libro sotto il nome dello stesso IX. Armamento contro i Turchi, sei galèe di Civitavecchia, due di Ancona, altre assoldate in Venezia (aprile 1502). — Giacopo da Pesaro e Angelo Leonini: Documenti. Congiunzione dei nostri coi Veneziani. X. Il capitano Cintio Benincasa e i suoi antenati. - Portolani e cartografi anconitani. La declinazione della Bussola segnata primamente da loro. Lettere e risposte (luglio 1502). XI. L'isola e fortezza di Santamaura. sidio di milizia regolare e di pirati. XII. Piano di attacco. · La divisione romana nel canale. Battute dodici galeotte di pirati. Occupato il ponte e il borgo. piazza (23 agosto). Investita la XIII. - I Veneziani dall'altra parte a chiudere il circuito. corso ributtato da quattro galèe romane. Proposizioni di resa, e riotta di Occupata la piazza e il castello (29 agosto). XIV. Lettera del nostro Commissario. — Ritorno del capitano Cintio. Dissidî dei principi cristiani. Notizie dell'espugnazione. · Parte principale sostenuta dai Romani (15 settembre). XV. Considerazioni sulla offensiva. Sfratto dal mare all'armata nimica. Scelta del punto d'attacco in terra. Divisioni convergenti. Marcia di fronte. - Vantaggio sui passi coll' artiglieria dal mare. Ciascuno al suo posto. e di Venezia. XVIII. - Tutti contro il Turco, a parole. Disegni sopra Costantinopoli, resi vani dalle guerre dei Francesi e degli Spagnuoli nel Regno. La mina a castel dell'Uovo: ripetizione dall'originale e primitivo magisterio del Martini. Morte di Alessandro VI, e precipizio di Cesare Borgia (18 agosto 1503). LIBRO PRIMO CAPITANO LODOVICO DEL MOSCA CAVALIERE ROMANO [1500-1503.] I. — Facendomi a scrivere della guerra piratica, combattuta sul mare pel continuato periodo di sessant'anni, anche dai nostri capitani, con grande dimostrazione di virtù, ed altrettanto splendore di nobili ammaestramenti, mi bisogna alla prima ricordare come per gli stessi principî fondamentali del Corano gli Islamiti di ogni luogo e di ogni tempo si sono messi alle guerre di invasione, ed alle guerre di pirateria. L'abominio contro la civiltà del Vangelo, la propagazione della loro setta colla spada, e la cupidigia dell' altrui, dovevano senz'altro menare i seguaci di Maometto nella Siria, nell'Egitto, nella Grecia, nell'Ungheria, nella Polonia, sotto Buda e sotto Vienna, alle battaglie campali ad agli assedî; e similmente gli stessi principî avevano a spingere la bordaglia moslemica per tutti i mari sbrigliatamente ai ladronecci. Costoro, contro dei quali adesso in specialità avremo a fare, sulle riviere marittime in privati conventicoli adunavansi, sceglievano a libito i condottieri, costruivano legni da corso, metteansi al remo e alle armi, entravano sui passi, ed ora coll'arte, ora cogli inganni, ora colla violenza ghermivano quanto lor si parava dinanzi, bastimenti, mérci, danaro, persone, e tutto facevan proprio e divideansi nei |