Whose breath perfumes you, and whose pencil paints. Ye woodlands all, awake: a boundless song The listening shades, and teach the night His praise. The long-resounding voice, oft-breaking clear, Or if you rather chuse the rural shade, fa sorgere, con le aurette profumavi e col pennello coloravi. A Lui v'incurvate, o foreste, a Lui, o messi, ondeggiate; e inspirate il vostro pacifico canto nel seno del mietitore, quando al chiaror della luna in camminasi alla capanna. Voi, o costellazioni, che sorvegliate nel cielo quando oziosa la terra è sopita nel sonno, spandete i vostri più soavi rai, mentre gli Angeli vostri in mezzo allo stellato emisfero percuotono l'argentea lira. Oh gran fonte del giorno! quaggiù l'immagin più nobile del tuo Facitore, che ovunque mai ser pre da un mondo all'altro rovesci un vasto oceano di vita, imprimi su la Natura con ogni raggio il di Lui encomio! Ruotasi il tuono! Il mondo prosteso si accheti, mentre l'inno solenne da nube a nube va ripetendosi. Voi, o colline, fate echeggiar di bel nuovo i belati; voi, scogli smaltati di musco, trattenetene il suono; e voi elevate, o valli, il riflesso ampio muggito; poichè signoreggia il Pastore Supremo, e succederanne pur anco l'imperturbabil suo regno. Voi tutte svegliatevi, o boscherecce contrade; sorga fuor dalle selve un interminabile canto, e quando il giorno irrequieto abbandona in braccio del sonno i gorgheggianti augelli, tu, o dolce usignolo, degli augelli il più dolce, rendi estatiche le ombre che ti odono, ed insegna alla notte il di Lui elogio. Voi specialmente, per cui sorride tutto quanto il creato, e che sete del tutto il capo, il cuore e la lingua, coronate, o mortali, l'inno magnifico. Adunati nelle vaste popolose città accordate al cupo suono dell' organo la lungo-rimbombante voce, che spesso con pause solenni tra 'l basso crescente prorompe più chiara; e, come una fiamma, nel mischiarsi coll' altra, si accresce, ergetevi al cielo con un sol concorde fervore. O, se preferite piutto And find a fane in every sacred grove ; For me, when I forget the darling theme, Whether the blossom blows, the Summer ray Russets the plain, inspiring Autumn glearns, Or Winter rises in the blackening east; Be my tongue mute, may fancy paint no more, And, dead to joy, forget my heart to beat. 1 Should fate command me to the farthest verge Of the green earth, to distant barbarous climes, Rivers unknown to song; where first the sun Gilds Indian mountains, or his setting beam Flames on th' Atlantic isles; 'tis nought to me: Since GOD is ever present, ever felt, In the void waste as in the city full; And where HE vital breathes there must be joy. Myself in HIM, in LIGHT INEFFABLE! Come then, expressive silence, muse His praise. sto l'ombra campestre ed un tempio trovate in ogni sacro boschetto, colà del pastor la zampogna, della vergine il canto, il serafino ispirato, e del poeta la lira celebrin sempre il Dio delle Stagioni mentrechè passano. Per me, quando ponga in oblio tema sì caro, o il fior si dischiuda, o il raggio d'Estate renda arido il piano, sia vago l'Autunno che l'estro risveglia, o insorga l'Inverno sul torbido oriente; la mia lingua fia muta, non più pittrice la fantasia; e il mio cuor, morto alla gioia, fia dimentico di palpitare. Mi tragga il destino nel più remoto confin della terra coperta di verde, in lontani barbari climi, in fiumi incogniti al canto; ove il sole, al suo nascere, indora i monti dell' India, o, nel tramontare, infiamma il suo raggio le isole atlantiche; di ciò nulla mi cale: perchè IDDIO è ognora presente, ognora sensibile, in vuoto deserto come in piena città; e, dove Egli communica spirto di vita, non può ivi esser che gioia. Allorquando pur anco giungerà finalmente l'ora solenne, e impennerammi le ali pel mistico volo ai mondi futuri, io obbedirò pien di contento; e là con forze novelle canterò rinascenti prodigi. Andar non poss'io ove non sorrida all'intorno l'universale Amore Divino, che là ogni sfera ne regge e tutti i lor Soli (111); che, da un male apparente, ognora il ben ne ritrae, e da quel poscia il meglio e il meglio mai sempre in progressione infinita. Ma in Lui nell'ineffabil sua luce io perdo me stesso. Vieni dunque, o eloquente silenzio, e vanne meditando le di Lui lodi. ODE ON THE DEATH OF MR. THOMSON BY MR. COLLINS The scene of the following stanzas is supposed to lie on the Thames, near Richmond. In yonder grave a Druid lies, Where slowly winds the stealing wave! The year's best sweets shall duteous rise To deck its Poet's sylvan grave! In yon deep bed of whispering reeds Then maids and youths shall linger here, To hear the Woodland Pilgrim's knell. Remembrance oft shall haunt the shore, When Thames in summer wreaths is drest, And oft suspend the dashing oar, To bid his gentle spirit rest! |