volgesi a un tratto verso del cielo, ove il gentil pianeta di Venere, placidamente guidando le sacre ad Amor tacite ore, brilla co' più limpidi rai; e dal natio suo talamo, quando il dì chiaro tramonta finchè rinasce, regna qual lampade la più bella di notte senza rivale. Nel tempo che inebrio così di gioia e d'incanto la vista col tremulo scintillar delle stelle, passeggieri lampi attraversano il cielo, o striscian veloci per l'orizzonte in fogge mirabili, reputate portenti dalla bisbigliante trepida plebe. fu mezzo a globi raggianti, che avvivano più che abbelliscano il firmamento e, quali altrettanti Soli, infondono ad altri mondi la vita, ve' la cometa! che, tornando con rapido corso dalla spaventevole immensità dello spazio, si scaglia verso del sole. E, mentre coll' orribil sua coda, protratta su i cieli, s'immerge sotto la terra che la nasconde, le nazioni colpevoli son dal terror sopraffatte. Non curando però tali superstiziosi timori, che invasano l'ostinata servil turba del volgo sommessa a una misteriosa credenza e ad un cieco stupore, gl'illuminati ben pochi, di cui la filosofia eleva le menti quasi divine, salutano la maestosa straniera. Provano essi un nobil sovrumano piacere; gioiscono delle lor forze, di quel mirabil poter del pensiero che, sublimandosi, tiene in non cale quest' opaco punto terrestre, ed il cielo tutto misura. Vedono intanto che il luminoso prodigio, fedele al tempo prescritto, torna dal remoto suo corso a comparir di bel nuovo per i vuoti deserti dell'aria, cinto da un terror di mera apparenza, ma dolcemente propenso ad eseguire il volere dell' Amore Supremo che il tutto governa; o per rovesciar sulle moltiplici sfere, tra le quali serpeggia nella lunga sua ellisse, dal treno imponente dei suoi To lend new fuel to declining suns, To light up worlds, and feed th’eternal fire. With thee, serene PHILOSOPHY, with thee, A lustre shedding o'er th' ennobled mind, Hence through her nourish'd powers, enlarg'd by thee, Above the tangling mass of low desires, That bind the fluttering crowd; and angel-wing'd, Tutor❜d by thee, hence POETRY exalts Without thee, what were unenlighten'd Man? vapori un'umidità che le ravvivi; o per somministrare un combustibil novello ai soli pressochè estinti, e dar nutrimento all'eterno fuoco (62). Con te, alma Filosofia, con te e col tuo fulgido serto deh coronare io possa il canto mio. Ob fonte perenne di evidenza e di verità! Tu sul nobilitato spirito spandi una luce più vigorosa dell' estivo meriggio, e limpida al pari di quella, i cui placidi rai vezzeggiano l'anima sprigionata e nuova all'aurora del celeste giorno. Essa per la tua mercè, tra le sue coltivate potenze da te rese maggiori, si erge con dignitosa alterezza sull'ammasso intralciato dei bassi desiri che tengono avvinta la versatil plebaglia; e, impennando angelici vanni, giunge all' apice della scienza e della virtù, ove il tutto è calma e chiarezza. Al lato della Natura, o nella regione degli astri, o dentro gli abissi, ogni esser d'intorno palesasi all'occhio della ragione e della fantasia. La prima s'innalza ad investigar dall'orrido vacuo la concatenazione delle cause e degli effetți fino a QUELLO, che è l'Ente animatore del mondo e che è unico a posseder l' Esistenza; mentre la seconda s'investe di tutta quanta la magnificenza del cielo e della terra, e di ogni bellezza delicata o robusta, più prossima o più remota, e con più vivo senso la dipinge per ampio tratto sulla rapida mente. Quindi la Poesia, sostenuta da te, fa udire il suo canto alle future età ; e, colla musica, coll'immagini, co' sentimenti e co' pensieri, dà vita ad un foglio che non muore giammai ; il tesoro dell' uman genere, il fregio il più nobile ed il più vero diletto. Che sarebbe l'uom senza te, senza i tuoi lumi ? sarebbe un selvaggio errante per boschi e per rupi in cerca di preda e rozzamente d'informi pelli coperto, privo d'ogni arte più bella e di eleganza nel vi And elegance of life. Nor happiness Of the SOLE BEING right, who spoke the word, vere. Non goderebbe il felice domestico stato misto di affetti e di cure amorose, nè la sublime morale, nè i vantaggi di società, nè le leggi lor tutelari. Ignaro sarebbe dell'arte diversa di solcare il terreno o di maneggiare i varii istrumenti meccanici; nè avrebbe la nave che ardita veleggia guidata dal cielo, ed intrepida sfida l'ardente Equatore o si cimenta al gelido polo. Senza di te, madre severa d'infiniti piaceri! non sariavi che rapina, indolenza ed inganno, infortunii con infortunii in treno ognor rinascente! di cui l'alternativa terribile ridotto avrebbe la vita dell'uomo anche peggiore del nulla. Ma, istruiti da te, nostri sono i sistemi della politica e della pace; il vivere al par che fratelli, e quanto concorre ad abbellir l'esistenza. Così, mentre affannosa travaglia sul duro remo la ciurma, è la Filosofia che dirige del timon l'andamento; o che invisibile, qual' aura propizia del Cielo possente, gonfiar fa le vele, e franca trasporta del mondo inferiore le merci. Non limitata semplicemente a questo frivolo punto terrestre, formano il nobil suo campo gli spazii raggianti dell' aria; dedita in seno di quelli a vagheggiare il creato; e da quel pieno complesso di meraviglie, che non han fine giammai, a concepire l'Essere unico e vero, che pronunziò una sola parola, perfezionò l'universo e gli diè movimento. Di colassù, riconcentrandosi, volge ratto lo sguardo al regno delle idee; e, all' energico suo batter di ciglio, svaniscono in folla o affacciansi obbedienti i fantasmi, si uniscono, dividonsi e cangiano di ordine, ognuno per la lor classe, dalla semplice percezione fino ai quadri brillanti e fugaci del corteggio di fantasia. Col ragionamento dipoi va deducendo verità da verità, ed onninamente astratte nozioni; |