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di lei avvampante governo il cielo e la terra che pienamente sorridono.

Deh ch'io mi affretti a ritrarmi di qui nel centro di ombrosa boscaglia, ove fra l'oscurità penetra appena un raggio di sole; e liberamente mi assida sulla cupo-verdeggiante erbetta, lungo la sponda del frequentato ruscello che scorre presso alle radici della quercia sul letto sassoso; e canti le glorie dell'anno che prosegue il suo corso.

Vieni dalla tua eremitica sede, o ispirazione, rare volte dall' uom ritrovata. Osi la fantasia dalla tua immota severa pupilla e dall' estatico lampeggiar di tue luci, assorte verso del ciel che intorno si estende, involare un occhiata capace a creare il poeta, ogni forza elevandone sino all'incanto dell' anima.

E tu, l'amico primiero di mia giovine Musa, che tutte riunisci le grazie degli uomini, un chiaro lume dell'intelletto e sensibilità di cuore, genio e sapere, lieto socievole tratto frenato dalla decenza, mansuetudine e spirito con rara armonia insieme congiunti, onor senza macchia, ed uno zelo instancabile per la gloria della Britannia, per la libertà e per l'uomo, porgi Tu, o DODING TON (17), l'orecchio al mio campestre canto; ti abbassa al mio tene inspira ogni verso, e a meritare m'insegna le giuste tue lodi.

ma,

Per qual mirabil potere, che regola il giro del mondo, scagliati fur da principio pell'immenso vuoto i gravi pianeti, per così rimanere costanti, invariabili e senza pari nel corso loro in mezzo alla rivoluzione di più migliaia di anni, che sovente ha distrutto l'affannata stirpe degli uomini ed ogni elaborato lor monumento; esattamente fedeli al soave temprato cangiar della notte, del giorno e delle

And of the Seasons ever stealing round,
Minutely faithful: such TH' ALL-PERFECT HAND!
That pois'd, impels, and rules the steady WHOLE.

When now no more th'alternate Twins are fir'd,
And Cancer reddens with the solar blaze,
Short is the doubtful empire of the night,
And soon, obseryant of approaching day,
The meek-ey'd Morn appears, mother of dews,
At first faint-gleaming in the dappled East:
Till far o'er ether spreads the widening glow;
And, from before the lustre of her face,
White break the clouds away. With quicken'd step,"
Brown Night retires : young Day pours in apace,
And opens all the lawny prospect wide.
The dripping rock, the mountain's misty top,
Swell on the sight, and brighten with the dawn.
Blue, through the dusk, the smoking currents shine;
And from the bladed field the fearful hare
Limps, awkward: while along the forest glade
The wild deer trip, and often turning gaze
At early passenger. Music awakes
The native voice of undissembled joy;

And thick around the woodland hymns arise.
Rous'd by the cock, the soon-clad shepherd leaves
His mossy cottage, where with Peace he dwells;
And from the crowded fold, in order, drives
His flock, to taste the verdure of the morn.
Falsely luxurious, will not Man awake;
And, springing from the bed of sloth, enjoy
The cool, the fragrant, and the silent hour,
To meditation due and sacred song?

For is there aught in sleep can charm the wise?
To lie in dead oblivion, losing half

The fleeting moments of too short a life;

Stagioni che ognor furtive aggiransi intorno? Potere si fatto emana dalla perfettissima Destra Divina, che ne bilanciò, ne muove e dirige l'inalterabil complesso.

Quando non sono più omai accesi a vicenda i Gemelli, ed il Cancro s'infuoca della vampa solare, allora il dubbio impero della notte ha corta durata; ed, obbediente al giorno che si avvicina, spunta tosto l'aurora del placido sguardo e madre delle rugiade. Da prima debol riluce sul vario-pinto oriente, finchè spiega lungi pell'aria l'ardor che si accresce; e, rimpetto al suo splendido volto, le candide nubi dileguansi. Con celere passo la fosca notte ritirasi, il giovine dì rapido emerge, e fa manifesto tutto l'ampio prospetto della pianura. Risaltano all'occhio e brillan sull'alba il gocciante scoglio e la cima annebbiata del monte. Fumanti i fiumi splendon cerulei in grembo all'oscuro; e levasi a salti dal campo del grano la sgraziata timida lepre; mentre il cervo selvatico si slancia pel viottolo della foresta, e, spesso voltandosi, fisso rimira il sollecito passeggiero. Suscita l'armonia il suon naturale di non mentita allegrezza; e in pieno coro s' inalzano gl'inni intorno alle contrade fra i boschi. Il pastore svegliato dal gallo, vestitosi in fretta, esce dalla sua muscosa capanna, ove stassene insiem colla Pace; e guida con ordine fuor dell'ovile l'affollato gregge a pascere la mattutina verzura.

Immerso il mortale in un lusso fallace non si sveglierà; e, sbalzando dal letto d'inerzia, non gusterà le ore fresche, odorose e chete, sacre alla meditazione ed al celeste canto? Poichè qual v' ha cosa nel sonno che vaglia a sedurre l'uomo assennato? E per giacere in mortifero oblio, perdendo a metà i rapidi istanti di una troppo corta esistenza? Oh

Total extinction of th' enlightened soul!
Or else to fev'rish vanity alive,

Wilder'd, and tossing through distemper'd dreams!
Who would in such a gloomy state remain
Longer than Nature craves; when every Muse
And every blooming pleasure wait without,
To bless the wildly-devious morning walk?

But youder comes the powerful King of Day,
Rejoicing in the East. The lessening cloud,
The kindling azure, and the mountain's brow
Illumin'd with fluid gold, his near approach
Betoken glad. Lo! now, apparent all,

Aslant the dew-bright earth, and colour'd air,
He looks in boundless majesty abroad;

And sheds the shining day, that burnish❜d plays
On rocks, and hills, and towers, and wandering streams,
High-gleaming from afar. Prime cheerer, Light!
Of all material beings first, and best!
Efflux divine! Nature's resplendent robe!
Without whose vesting beauty all were wrapt
In unessential gloom; and thou, O Sun!
Soul of surrounding worlds! in whom best seen
Shines out thy MAKER! may I sing of Thee?

'Tis by thy secret, strong, attractive force,
As with a chain indissoluble bound,
Thy system rolls entire; from the far bourne
Of utmost Saturn, wheeling wide his round
Of thirty years; to Mercury, whose disk
Can scarce be caught by philosophic eye,
Lost in the near effulgence of thy blaze..
Informer of the planetary train!

Without whose quickening glance their cumbrous orbs
Were brute unlovely mass, inert and dead,

And not, as now, the green abodes of life!

vera morte di un superno spirito! Oppur, vivendo in balia di un vaneggiamento febrile, chi, sepolto ed inquieto tra sogni sconnessi, rimanere amerebbe in si orrido stato più di quel che la Natura richiede, quando ogni Musa ed ogni nascente piacere l'attendono fuori ad encoiniar gli alpestri errori del mattutino passeggio?

Ma lieto colà ecco avanzarsi in oriente il Sovran poderoso del giorno. La nube che si dirada, il vivido azzurro e la pendice del monte, illuminata dal di lui aureo torrente, ne annunzian con gioia il prossimo arrivo. Ve'! già, tutto scoperto, mira obliquamente al di fuori con immensa maestà la terra che brilla per la rugiada e il colorato emisfero; e spiega il dì sfavillante che adulto scherza per rupi, per colli, per torri e per erranti ruscelli che da lungi risplendono. Oh luce fonte di gioia! Prima e miglior d'ogni materiale sostanza! Emanazione divina! Fulgido ammanto dell' Universo! Senza la cui beltà, che lo ricuopre, sarìa il tutto in sterili tenebre avvolto: e tu, o Sole, anima dei mondi che ti circondano, in cui splende svelato con la più bella comparsa il tuo Facitore, di Te cantare poss'io?

Avvien per la tua secreta attrattiva forza che, quasi avvinto da indissolubil catena, tutto quanto si aggiri il tuo sistema dal remoto confine dell' estremo Saturno, che in trent'anni percorre l'ampio suo cerchio, fino a Mercurio, il cui disco può a pena distinguersi dal filosofico sguardo offuscato dal vicino baglior della tua fiamma (18).

Oh regolatore del seguito dei pianeti! senza il di cui splendore, che gli ravviva, i globi loro pesanti sarebbero moli informi ed ingrate, inerti e morte; e non già, come or sono, i verdeggianti

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