Quaranta campagne, dall' ottanta al ventuno; quattro guerre in Grecia, nell' Albania, a Candia, in Dalmazia; dieci espugnazioni di fortezze, a Santamaura, alla Prèvesa, a Corone, a Navarino, a Modone, a Nauplia, a Castelnovo, a Malvasia, alla Vallona, ed a Scio; tre battaglie navali ad Andro, al Fogliero, al Matapan; due assedî ultimati alla Canèa ed a Dulcigno: due vascelli sottomessi, la Stella d'Algeri, ed il Falco di Tripoli, e tanti altri combattimenti vittoriosi di legni minori; i soccorsi nel tempo di fame e di peste, e la gratitudine dei contemporanei, più delle gemme incastonate sul pomo della sua spada di onore, conforteranno lui nelle tacite stanze del suo ritiro; e renderanno a noi sempre preziose le memorie della sua vita. Non inaridi, per questo, ne caddegli appresso l'antico ceppo della scuola romana: anzi rinverdito nei rami e nei frutti comparirà pei successori, cosi degno, come vedremo nell' altro libro, tra i due Stuoli e le Navi corsare. LIBRO SECONDO IL DOPPIO STUOLO, E LE NAVI CORSARE [1722-1754] Cap. il cav. Papirio Bussi. SOMMARIO DEI CAPITOLI Ufficiali. Presa di due galeotte a Gianutri, Brigantino e nave passati agli imperiali, (giugno). — I. Due stuoli. (maggio 1722). A Malta. II. Occupato il castello di Palo, (agosto 1723). Preso lo sciabecco tripolino, (1723). E il pinco di Portofarina, (1724). E la barca tunisina, (1724). Liberazione di furiani e genovesi. Gratitudine dei naviganti. III. Il giubilèo, (1725). A Malta la rosa d'oro. chia un pinco e due galeotte tunisine. Cotonine di Roma. A Civitavec del Falconi, (1726). Benedetto XIII alle Paludi, (1727). Sanfelice a (2 ottobre 1732). Combattimento del giorno, (3 detto). Presa della Le arti del disegno e le zuffe piratiche intorno a Civitavecchia. Feste VI. Trattamento degli schiavi, vestito, e vitto. Ospedale e carità. - Tolleranza religiosa. Varietà, baracche, bazar. Servigi privati. Con versioni, riscatto, querimonie, documenti. VII. Altra conseguenza. pirati alla vela e al vento. glio 1733). La Nave corsara d'inverno. Assento e promozioni. Durano le galere, (7 luCombattimento della Corsara con un vascello, (12 aprile 1737). Morte del Balzarini. Giustiniani. tici, (1737). VIII. Sortita delle galere. - Presa di due bastimenti pira L'Assunta, e il cap. Oderigo, pigliano uno sciabecco. Fatto di cinque bastimenti in Anzio, (12 aprile 1738). Ricuperati dall'Assunta. Prese le galeotte dalle galere. Ruoli di ufficiali. Assento sesto del Pazzaglia, (1738). Consegna del 1739. Costruzione, valuta, PerStuolo delle galere. IX. Il san Pietro, altra Nave corsara. ruoli, e specchio. sonaggi. X. Naufragio di pirati a Fiumicino, (1740). Galeotte prese dal Ricci, (1741) e dal Caccia. Fontanone del Vanvitelli. Ribellione di ciurma. Medaglia papale. Franchigia del porto. XI. Morte ed elogio di Giulio Pazzaglia, (23 febbrajo 1743). Lapidi, eredi, documenti. Succede Girolamo Capalti, (20 ottobre 1743). XII. La peste a Messina, (giugno 1743). — Leggi e provvisioni. Squadriglia sul mare. Ordini dello Sciarmaglia, e documenti. Supplizio del Mengravita. Neutralità e stenti tra Spagnoli, Inglesi, e Tedeschi. XIII. -- - I cavalieri di Malta, i tenenti, e il nuovo stato maggiore. Specchio, (1744). Conseguenze. Assento col Biamonti, (1745). XIV. Il Papa in Anzio, (1746). —— In Civitavecchia, (1747). — Magistrati e consoli. Cappella papale a bordo per la solenne benedizione. Varo della Capitana presente il Papa, (30 aprile 1747). XV. Modello della Benedetta. Descrizione dell'opera. storie scolpite. Misure dall'esemplare al vero. XVI. Dipinto insigne. Medaglia papale. stocco al Grammaestro. — Pirati a Maccarese, (30 maggio 1748). - XVIII. Combattimento del Giustiniani con tre sciabecchi, (29 ottobre 1752). Blocco al Giglio e soccorso. Morte dell'Alberini. Venuta del Massei. talto. Promosso il Bussi. Preso uno sciabecco. Danni ad Anzio, ed a Mon LIBRO SECONDO Il doppio Stuolo, e le Navi corsare. [1722-1754] CAP. IL CAV. PAPIRIO BUSSI [1722.] I. - Lasciata ormai da canto ai nuovi assuntori la questione orientale, ancora freno a tutti gli umani orgogli, ci volgeremo noi di ritorno ai nostri lidi, tramendue i famosi promontori d' Ercole e di Circe, dove spartite in due stuoli campeggeranno le nostre navi e galere pei degni fatti del novello governatore, succeduto al Ferretti. Il cavaliere Papirio Bussi, nipote del Cardinale, e consorto di quegli altri capitani, già più volte nominati, che di Viterbo in Roma innestarono nei Muti la nobilissima discendenza, terrà più lungamente il comando, che non il collega dell'altro stuolo cav. Carlo Aureliani della Motta, vicentino di origine, avignonese di elezione, che introdotto già da dodici anni nella nostra squadra, non guari dopo, come dirò, tornossi in Provenza 2. Stringevasi ai due 1 FELICIANO BUSSI, Storia di Viterbo, in-fol. Roma, 1742. CORONELLI, Bibl. Univ., VI, 1582, segg. P. A. G., Indice gener. Petronio, Papirio seniore, Antondomenico, Papirio giuniore, e Domenico, Muti-Bussi. 2 LABAT, Voyage en Italie, in-S. Parigi, 1730, IV, 319; V, 79. |