Abbildungen der Seite
PDF
EPUB

allievo del Pazzaglia; e di quella nobile famiglia civitavecchiese, d'onde si sono generati i visconti nel patrio municipio, i consoli delle potenze straniere, e l'eminentissimo cardinale Annibale Capalti nella gerarchia romana dei nostri giorni 84.

86

[ocr errors]

XII. Intanto scoppiava in Messina il terribile flagello della peste. Un pinco genovese, proveniente da Missolungi con patente falsa di Brindisi, introdusse il contagio, onde restò desolata quella nobilissima città, e gran parte della Sicilia e delle Calabrie. Il Muratori, che allora ne scrisse un trattato speciale, e gli altri contemporanei, discorrono dei fatti di colà 65. A me deve bastare il rimedio efficace, con che i marinari nostri salvarono Roma e il resto d'Italia. La squadra delle galere trovavasi lontana al viaggio di Spagna 8. Nondimeno le leggi pronte di Roma, e l'armamento repentino della guardia in Civitavecchia, bastarono alla tutela della incolumità pubblica. Pena la vita, interdetta ogni comunicazione con la Sicilia e la Calabria, niuno ammesso senza patente di sanità, cordone militare per tutto il confine, e bastimenti armati per tutta la spiaggia, alla vista delle torri 7. Racconciate di presente nella darsena le migliori tra le galeotte ed i brigantini predati, e aggiuntevi otto feluche del paese, il cavaliere di Sciarmaglia formò la squadretta di sorveglianza, e scrisse le disposizioni seguenti, degne di essere ricordate a norma dei posteri 88:

84 INSTRUMENTUM Deputationis domini Hieronymi Capalli de Centumcellis in administratorem generalem triremium. Atti del Ridolfi, 25 ot

[blocks in formation]

85 MURATORI, Il governo della peste, in-4, 1744.

ENEA MELANI, Relazione, in-8. Venezia, 1747.

FRANCESCO TESTI, Peste di Messina, in-8. Palermo, 1748.

86 DIARIO, 3 luglio 1743.

87 EDITTO del card. Valenti nelle attuali occorrenze della peste a Mes sina. Data di Roma 26 giugno 1743. - Coll. Casanatense.

88 ARCHIVIO cit., IV, 54.

<< Ordini che stimo necessari il cavaliere di Sciar

maglia, comandante delle mezzegalere, per le feluche «<e pei torrieri che dovranno guardare la spiaggia.

«Per le feluche. Ciascuna feluca di guardia dovrà <sempre avere alla cima del suo albero una bandiera << rossa per esser cognita a tutta la spiaggia.

«Se alcuna feluca vedrà di notte un bastimento so<<spetto, o che non voglia allargarsi dalla spiaggia, lo seguirà a vista, con fare delle fumate, e continuarle ad intervalli sino a giorno, dopo del quale ritornerà << al suo posto col dare avviso alle torri.

< Ciascuna feluca richiederà il giorno alli torrieri delle << novità che sono accadute; ed avanti sera farà la sco« perta di quei bastimenti che sono alla vista.

«Le feluche quando abbiano bisogno di tirarsi in << terra alla spiaggia di notte, accenderanno il fuoco e <spareranno tre colpi di fucile, uno appresso all'altro << avanti di accostarsi alla spiaggia.

<Le feluche si appresseranno alle torri di notte, e chiameranno, per vedere se li torrieri faranno buona guardia.

Quando le feluche vedranno le mezzegalere, an<dranno a renderle conto delle novità e diligenze loro. < Le mezzegalere si faranno conoscere alle feluche

< con una fiamma bianca all' antenna di maestra.

« Le feluche non potranno imbarcare niuno; ma sol<<< tanto i soldati e battitori che avran bisogno di essere << trasportati da un luogo all' altro.

<< Per la distribuzione dei posti nella spiaggia alle << feluche che dovranno guardarla si osserverà l'ordine < seguente:

« Una feluca avrà in cura la spiaggia dalla torre «Gregoriana sino alla torre del Fico a monte Circeo; <e tirerà i viveri da Terracina.

<< La seconda feluca dalla torre Paola a quella di << Fogliano, e farà capo pel suo mantenimento a San« felice.

<< La terza dal Fogliano a Nettuno, e da questa ul<< tima terra caverà le provvigioni.

<< La quarta correrà tra capo d'Anzio e il Vajanico, «<e i viveri da Anzio.

<< La quinta dalla torre del Vajanico al forte San Mi<< chele; ed il mantenimento da Ostia.

« La sesta da Fiumicino infino a Palo, e si approv« vigioneranno in ciascuno di questi due luoghi.

« La settima da Palo a capo Linaro; e farà capo per le provvisioni a Santasevera, o a Santamarinella.

« L'ottava avrà in cura la spiaggia tra la torre Ber<< talda e la torre di Montalto, fino a vista di torre Bu<< rana, che resta fuori del confine.

<< Pei torrieri. I torrieri daranno obbedienza alle << feluche destinate per la guardia della spiaggia, ed << avviseranno di ogni novità quelli che le comandano; << come ancora ubbidiranno a quelli che hanno autorità << su la guardia di terra e di mare nella spiaggia me< desima.

<< Ciascun torriero dovrà fare la mattina e la sera << diligente scoperta dalla cima della torre.

Un torriero volendo parlare ad una feluca di guardia, << tirerà un colpo di spingarda; e quando la feluca non << avesse udito il primo, tirerà il secondo colpo.

« Accadendo che il torriero veda di notte la feluca << di guardia, farà ad intervalli fuochi e fumate, perchè << questo sarà segno di trovarsi in quelle acque alcun « bastimento sospetto: però la torre più vicina tirerà << due colpi di cannone uno appresso all'altro; e tutte << le torri accenderanno i fuochi in cima per dimostrare « che hanno veduto il segnale. Altrettanto dovrà fare

<< il torriero qualora scoprirà un bastimento sospetto, < che non fosse stato ancora veduto dalle feluche di

< guardia.

«Allorché i torrieri udiranno tirare tre colpi di fu<< cile e vedranno accendere il fuoco vicino a terra, sarà << segno che la feluca di guardia vorrà tirarsi alla spiaggia. << I torrieri conosceranno di giorno le feluche guar< diane dalla bandiera rossa, che vedranno in cima all'albero.

<< Ai pescatori che sogliono pescare lungo la spiaggia << non si permetterà mai che si allarghino in mare, fuori dalla vista dei torrieri. Sciarmaglia. »

Effetti utilissimi derivarono dalle savie disposizioni, essendosi ottenuto non solo il mantenimento della salute pubblica, ma anche l'obbedienza rispettosa di ciascuno ai decreti. Un solo caso di fellonia frodolenta successe nel nostro porto pel fatto di un cotal Mengravita, padrone di feluca messinese: ma convinto di falsa provenienza, scontò il fallo, appeso per la gola sulla piazza del Lazzaretto; e i suoi marinari, incatenati nelle galere, scontarono per tutta la vita 89.

Qual sentenza nel tribunale della storia saria convenuta a quelli che per le loro successioni, come se nulla fosse la peste e la fame, aggiungevano la guerra di quarant'anni a strazio dei popoli europei? Noi eravamo di mezzo e neutrali: ma faceva di mestieri stare in guardia, mostrare i denti, o patire angherie. Quattordici bastimenti spagnoli entrarono in porto a Civitavecchia, presumendo di sbarcare ad agio la gente, i cavalli, e le munizioni da guerra destinate al generale Gages, ed all'esercito gallispano campeggiante in Romagna. Bisogno scoprire le artiglierie della fortezza per metterli fuori. Ed essi allora

89 FRANGIPANI, pag. 173.

[ocr errors]

volsero alla fossa di Corneto, dove ora si dice porto Clementino; sbarcarono la gente, ed ogni cosa spedirono per la via della Castellana e di Foligno ". Poco dopo sopravvenne la flotta inglese a chiedere minacciosa le soddisfazioni dello sbarco non potuto impedire dieci miglia lontano. Bisognò un'altra volta con le dimostrazioni di fermezza militare, e coll' intromessa degli amici, eludere le soperchierie degli stranieri ". Appresso si convenne, dopo la battaglia di Velletri, tenere in rispetto il principe Lobcovitz, che avrebbe preteso accampare sotto il tiro della piazza, se non si fossero livellate le artiglierie, e fattagli l'intimazione di trarsi indietro. Sempre pronte le catene alla darsena, ed alle bocche del porto.

[1744.]

XIII. Tolti di mezzo ai banchi i rematori di bonavoglia, agognano ormai di crescere più numerosi i Signori dell'abito maltese alla poppa 2. Costoro vogliono essere preferiti ai laici nel comando delle galere: nè si contentano più del solo capitanato, ma ambiscono altresì coperchiare i gradi di secondo, di ajutante, e di tenente: come se la marineria romana si avesse a smorfire tra le commende dell'Aventino. Essi vantavano la consuetudine: ma tacevano del Mosca, del Biassa, del Vettori, degli Orsini, del Colonna, e di tanti altri dei migliori fuori della loro regola. E molto più tacevano della perpetua e non fittizia consuetudine, che apriva il passo degli onori mi

90 MURATORI, Ann. 1743, med.

FRANGIPANI, 175.

DIARIO di Roma, 6 novembre 1743.

91 MURATORI, 1744.

FRANGIPANI, pag. 176.

92 STRUMENTO, ecc., vedi sopra la nota 67, pag. III.

« ZurückWeiter »