E mentiti bisogni a sè figura: Le sonanti procelle, e involto il tutto AL CREATORE, INNO SU LE STAGIONI. Delle varie stagion l'alterno giro E il sol tuo Nume, onnipossente Padre. Pieno è l'anno di te. Di Primavera Ne' rugiadosi dì l' Amor tuo move E la Bellezza tua. Purpureo manto Vestono i campi; tutto è l'aer fragranza: Eccheggia il monte, la foresta ride; E ogni senso, ogni cor letizia spira. Tutta nel foco e nella luce involta, L'Estate a lei vien presso; e l' accompagna E al più fitto meriggio e all' alba e a sera, La tua Bontà si mostra, e vario e dolce A' viventi apparecchi almo convito. Ma quanto mai nel Verno, eccelso Nume, Tremendo sei! Su l'orme tue solenni Con profondo fragor nembi e procelle Del turbin Tu su le stridenti penne Arcano giro! Qual vigor di mente Pur così varia a un tempo, e con tal arte E si lieve con ombra ombra si aduna, Oh! ti arresta, Natura; e sottto il vasto Tempio del firmamento, a sciorre un pieno Al Dio dell' Universo inno di lode, Assembratevi tutte, anime vive! A Lui, che il fiato vi ministra, o fresche Del canto vostro impetuoso, o venti, Che il Sol fe', che vi educa, e nelle aurette A Lui, messi, ondeggiate; e il vostro canto |